Series 40 e Series 60: abbiamo perso la quarta edizione?


Oggi Nokia ha annunciato la Series 60 5th Edition, che introduce la Touch UI sui propri terminali Symbian. Tempo fa ha presentato la Series 40 5th Edition, per il mercato consumer. Curiosità: né la Series 60 né la Series 40 hanno mai avuto una "4th Edition"! Superstizione finlandese? ๐Ÿ˜€

Quanto alla Series 60 5th, non si vede nessun miglioramento sul runtime JME (mentre l’API C++ si arricchisce della sensoristica, come la bussola integrata e il tap sensor) e sembra proprio un inseguimento dell’iPhone. Un vero peccato che Nokia, malgrado gli enormi capitabili e altrettanto enorme capitale di conoscenza, non presenti qualcosa di realmente innovativo rispetto ai concorrenti. A guardare il nuovo 5800 sembra invece di vedere una specie di iPhone, o una specie di Samsung Omnia, o una specie di Windows Mobile o… che peccato Nokia, che peccato… Che tempi quelli del 7650! ๐Ÿ™

3 pensieri su “Series 40 e Series 60: abbiamo perso la quarta edizione?

  1. Fabrizio Giudici

    Non sono d’accordo per niente sul 5800 ๐Ÿ™‚ E’ il primo che contemporaneamente รจ cool, non รจ basato su Windows Mobile e non ha una chiusura totale come AppStore (modello di business che mi verrebbe da definire “fascista”, nonostante odi l’abuso del termine). E mi sa che me lo compro a breve ๐Ÿ™‚

  2. gerdavax Autore articolo

    Aggiungo: da sviluppatore JME, speravo che ci fosse qualcosa di piu’, ad esempio la Mobile Sensor API per accedere agli stessi sensori messi a disposizione su C++ e PyS60. Invece… niente! Proprio per questo ti dico che e’ cool ma non abbastanza per le potenzialita’ che ha Nokia. Ultimo ma non ultimo, e’ basato su Symbian OS 9.4, dunque siamo ancora lontani dalle potenzialita’ della tanto attesa versione 9.5… Una cosa e’ certa: agli utenti piacera’ molto. Quanto all’App Store, sara’ pure chiuso ma l’idea di un sistema centralizzato (e ben rintracciabile) per distribuire le applicazioni e’ vincente, tant’e’ che Google e Microsoft hanno annunciato qualcosa di simile per i propri sistemi. Apple ha sbagliato parecchie cose (negli anni rifa’ gli stessi errori!), ma ha centrato almeno il modello di distribuzione: un click e le applicazioni sono la’. Niente URL, niente siti strani, niente metodi sconosciuti per pagare.

Lascia un commento