L’era degli Internet Tablet


L’avvento di Internet sui device mobili puo’ essere descritto come un moto oscillatorio. Prima il nulla. Poi il WAP con il suo WML, versione lillipuziana dell’HTML. Nel mentre si affaccia iMode, con il cHTML. Finalmente il mondo si rende conto che due Internet (con due linguaggi e due browser) non serve a nessuno e si comincia a parlare solo di HTML. Browsing su cellulare? Impossibile. O no? Riprendono le oscillazioni, che segnano l’arrivo di Opera su cellulare, i browser embedded sempre piu’ sofisticati, i display che timidamente aumentano di dimensioni.

Nel frattempo, smartphone, communicator, palmari e subnotebook fanno a gara per denigrarsi a vicenda, proponendosi ciascuno come miglior device per il mobile Internet.

Il 2006 ha segnato una incredibile accelerazione nel mercato dei dispositivi mobili. Tra gli altri, ha fatto la sua comparsa Maemo, incarnato nel Nokia 770, capostipite degli Internet Table.

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Non un telefono, non un palmare, non un subnotebook, non uno smartphone: e’ l’appendice Internet per un telefono o WiFi, l’apparato con cui sfogliare il web, leggere la posta, restare sincronizzati con gli RSS. Si, e’ vero, c’e’ anche tanto altro, ma si tratta di accessori. Cio’ che conta sono web, mail e RRS. Scegliete voi l’ordine. In tanti dissero che era un oggetto inutile. “non e’ un telefono, a cosa serve”? Sara’, ma Nokia a replicato con il bel N800, che migliora il precedente sotto diversi aspetti.

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Ancora inutile? Forse si. Ma tant’e’ che altri hanno seguito la stessa strada. Access annuncia Foleo, l’Internet Companion per i propri smartphone.

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Quasi ammettendo, dunque, che gli smartphone non sono sufficienti a fruire dei contenuti sul web nella maniera migliore. Curioso il fatto che Foleo e Maemo siano entrambi basati su Linux. Visionari? Forse. E’ di ieri l’annuncio dei nuovi iPod, tra cui il bell’iPod Touch, con design molto simile al mitologico iPhone.

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Lasciando perdere per un attimo l’interfaccia multitouch ed altre spettacolari funzioni, e’ importante soffermarsi sulla presenza del browser e di connettivita’ WiFi. Un altro… Internet Tablet. In questo caso e’ specializzato per video e musica.

Volendosi soffermare sulle differenze c’e’ solo l’imbarazzo della scelta: Maemo e Foleo hanno Linux e sono completamente programmabili. Foleo ha una comoda tastiera, gli altri no. E via cosi’… Cio’ che conta, a mio avviso, e’ che tutt’e quattro hanno WiFi e tutt’e quattro hanno un browser degno di questo nome. In altre parole, avere il web sempre accessibile sta diventando un bisogno evidente, cosi’ pressante che ha senso (anche commercialmente) proporre dei dispositivi specializzati per il browsing. Non proprio “Internet in tasca”, ma “Internet nel marsupio” si…

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