Le tante (troppe) risoluzioni dei device Android

Qualche mese fa l’ottimo sito Melablog ha pubblicato una infografica realizzata da Chris Koerner mentre si attendeva il lancio dell’iPad 3 (poi svelato come New iPad). L’infografica, che qui sotto riporto per semplicità, mostrava le (allora potenziali) 4 risoluzioni diverse nel mondo iOS (in realtà due, ciascuna con il suo doppio):

E’ immediato constatare che su Android le risoluzioni sono MOLTE DI PIU’; ho pensato,dunque, di rappresentare le dimensioni in scala di tutte le risoluzioni dei terminali Android che conosco finora. Alcune figurano due volte, ad esempio la 600×1024 (portrait) del primo Samsung Galaxy Tab 7″ e la 1024×600 (landscape) del nuovo Samsung Galaxy Tab 7″ Plus, poiché effettivamente mentre i tablet Android più recenti sono pensati per un accesso al 99% in landscape (si pensi, ad esempio, al fatto che la stessa applicazione Android Market funziona solo in lanscape!), mentre i primi tablet e altri oggetti ibridi come il Galaxy Note sono esplicitamente pensati per un utilizzo in modalità verticale.

(cliccare per vedere ingrandito)

Nel dettaglio:

  1. 240×320 del piccolo Huawei Ideos
  2. 240×400 del Samsung Galaxy Mini di qualche tempo fa
  3. 320×480 del primo HTC Dream (come il primo iPhone)
  4. 480×800 del Nexus One
  5. 480×854 del Motorola Milestone
  6. 540×960 del HTC Sensation
  7. 600×1024 del Samsung Galaxy Tab 7″
  8. 720×1280 del Samsung Galaxy Nexus
  9. 1280×800 di tutti i primi tablet Honeycomb, ad esempio il Motorola Xoom e il Samsung Galaxy Tab 10.1

Emerge cosi’ che ci sono 9 risoluzioni diverse, che diventano 11 se si considerano separate le due modalità portrait e landscape delle risoluzioni 600×1024 e 800×1280. Malgrado l’API di Android consenta di scrivere con una certa agilità UI scalabili, è innegabile che supportare una così grande varietà di risoluzioni e densità richieda più di una accortezza da parte di sviluppatori e designer. Ne è prova il fatto che, a partire dalla release 3.2, è finalmente arrivato il modo di specificare esattamente per quale display è progettato un layout, uscendo dalla logica “troppo sempliciotta” degli screen small, normal, large… Questo proliferare di risoluzioni è forse uno degli aspetti più controversi dell’evoluzione di Android e, per certi versi, sembra che a Mountain View abbiano sottovalutato il problema o semplicemente gli è sfuggito di mano.

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