La frammentazione dell’offerta Linux per device mobili


Riprendo il mio post fatto qualche tempo fa a proposito del lancio di Android e un interessante articolo scritto da Tony Mobily su Free Software Magazine.

In buona sostanza, è sempre più evidente che la frammentazione della piattaforma Linux produce come unico risultato la dispersione delle forze (gratuite) della community, la creazione di inutili antagonismi (Tony cita più volte quella tra Gnome e KDE, ma potrebbero esserci tanti altri esempi validi, come quella tra Netbeans e Eclipse nel mondo Java), la dilagante incompatibilità di software etichettato “per Linux” tra diversi dialetti del sistema operativo.

Il problema, ben noto in ambiente desktop, si sta riproponendo nel mondo mobile. Fioccano i progetti, sorgono community, appare timidamente qualche device.

Perchè tutto questo? Mi verrebbe da dire che ciascuno aspira a diventare il vincitore della crociata pro-mobile-Linux e dunque non ha nessuna intenzione di condividere lo scettro con altri. E proprio qui sta l’errore: il podio dei vincitori e’ enorme, gigantesco, non esiste un secondo posto. Guardando agli albori di Linux, penso al messaggio di Linus ma al contemporaneo sforzo del progetto GNU nel produrre compilatori, librerie e tutto il resto. Chi vince? Linus? O Stallman? A me sembra tanto che l’uno senza l’altro avrebbero fatto poca strada (o comunque l’avrebbe fatta in tempi decisamente più lunghi).

Esistono anche esempi contrari, che dimostrano come la scelta di una sola piattaforma/libreria/API porti inevitabili vantaggi. Rimanendo nel mondo Linux, penso a cosa è accaduto a Bluez e Affix, librerie per l’accesso allo stack Bluetooth. Dopo un breve periodo di coesistenza, si è di adottare Bluez come libreria standard, ufficiale per Linux. Affix, sviluppata direttamente da Nokia, è stata messa da parte, ma è innegabile che la community ne abbia avuto un beneficio: Bluez è stata continuamente migliorata, sono stati realizzati binding per tutti i linguaggi di programmazione, il porting su diverse piattaforme hardware è stato incoraggiato.

Torniamo al mondo mobile. Cosa accadrà a OpenMoko, Maemo, Android e Qtopia? Aggiungo, a quanto elencato da Tony, altri quattro player: Moblin di Intel, MOTOMAGX di Motorola (attesa per febbraio), ALP (Access Linux Platform) di Access, Java FX Mobile di Sun Microsystems. Ben otto piattaforme per il mobile computing. I magnifici 8 o gli 8 dannati?

Chi, nella community, avrà la forza e la voglia per portare le proprie applicazioni su tutti questi ambienti? Alla fine ne rimarrà solo uno: quale? E che fine faranno gli sforzi fatti sui perdenti? Qualcuno comincia a pensare che Windows Mobile o Symbian, ciascuno nel proprio mercato, possano essere una scelta più assennata e ragionevole, specie se si vuole tutelare un minimo il tempo e le risorse spese a imparare e sviluppare.

Si annuncia un 2008 turbolento…

4 pensieri su “La frammentazione dell’offerta Linux per device mobili

  1. Christian

    E’ indubbio che la confusione cresce.
    Chi detterà legge sarà sicuramente quello che prenderà più fascia di mercato anche se occorrerà poi vedere in che fascia di mercato: business, consumer etc.
    Nella fascia consumer secondo me solo “il più figo” sarà il re ed è indubbio che Apple e Nokia continueranno a fare furore qualsiasi sia poi le tecnologie che useranno.
    Nella fascia business non dimentichiamo che (parlo dell’italia, mio mercato) in italia si inizia a proporre con forza RIM con la sua piattaforma particolare Blackberry java based.
    L’unica cosa che non vorrei è che le ottime idee che stanno affiorando in questi progetti nuovi cadano nel dimenticatoio.
    Speriamo bene.
    Intanto io continuo a leggermi Android, sperare in OpenMoko e guardare le promesse di JavaFX.
    Non si sa mai :))

  2. gerdavax Autore articolo

    Purtroppo OpenMoko accumula ritardi su ritardi e FIC (cioe’, chi produce l’hardware di Neo1973 e Freerunner) e’ coinvolto anche in altri progetti concorrenti… Secondo me la sensazione di smarrimento assale anche i diretti interessati.

  3. Simone Cicero

    Ogni tanto mi faccio un giro su questo blog e puntualmente trovo le mie stesse riflessioni e spunti ancora più utili.
    Concordo sia con questo post che su quello Java on Windows Mobile…è ora che mi apra un blog anch’io! 😉

    Ciao grande.

Lascia un commento