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Java IDE Day

Java IDE Day: gli IDE Java più utilizzati si confrontano

Cos’è?
Arriva per la prima volta in Italia l’evento internazionale che mette a confronto gli IDE Java più utilizzati e le loro community.

JDeveloper (Oracle), NetBeans (Sun Microsystems), IntelliJ IDEA (JetBrains), invieranno un evangelist del loro core di sviluppo internazionale per confrontarsi a vicenda.

Speaker presenti:

  • Roman Strobl (Sun Microsystems)
  • Paolo Ramasso (Oracle)
  • Vaclav Pech (JetBrains)

Purtroppo nonostante l’impegno da entrambe le parti, non è stato possibile avere la presenza di Eclipse.

Come?
Uno slot di tempo a disposizione per ogni IDE per mostrare le potenzialità del proprio ambiente rispetto agli altri.

Ruolo fondamentale sarà giocato dal pubblico in quanto sono previsti appostiti spazi per porre domande direttamente agli evangelist internazionali.

La parte finale dell’ evento sarà dedicata ad un dibattito ragionato sul futuro degli ambienti di sviluppo.

L’evento sarà in lingua inglese.

Costo:
L’evento è gratuito, ma è gradita la registrazione.

Organizzazione:
L’IDE Day è organizzato dal Jug Genova e Jug Roma

Quando e dove:
Sono previste due date: Genova, 10 marzo e Roma, 12 marzo
L’evento si svolgerà nel pomeriggio, all’interno delle Università.

Per gli orari, agenda e informazioni logistiche si rimanda al sito dell’ evento.

Sito di riferimento: http://www.ideday.org/

Convegno e-Society

Mercoledì 5 marzo prossimo alle ore 17 presso la Sala Convegni della Camera di Commercio di Sassari si svolgerà il convegno "e-Society – Diffusione e Regolamentazione del Sistema". Interverranno i relatori: Andrea Oggiano (capo di gabinetto del Sindaco Comune di Sassari), Rodolfo Bonesu (responsabile scientifico per l’innovazione tecnologica della provincia di Sassari), Massimo Farina (patrocinatore legale foro di Cagliari, specialista in diritto dell’informatica), Elisabetta Cioni (presidente corso di laurea in scienze della comunicazione e giornalismo Università di Sassari), Andrea mameli (ricercatore del Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna, CRS4), Carlo Pala (Furturmatica – Creatività Digitale). Durante il convegno sarà presentato il libro di Massimo Farina "Diritto e Nuove Tecnologie", edito dalla casa editrice Experta. Ecco la locandina dell’evento:

convegno_e-society.png

Seminario “Parliamo di SOA”


Rimbalzo questo avviso di seminario sul blog, perchè trattasi di argomento interessante e perchè i relatori, oltre che carissimi amici, sono due validi professionisti da ascoltare con piacere.

Il GULCh (Gruppo Utenti Linux Cagliari), in collaborazione con la Facoltà di Informatica dell’Università degli Studi di Cagliari, organizza il seminario/dibattito dal titolo:

Parliamo di SOA (Service Oriented Architecture)
Relatori: Antonio Pintus, Marco Marongiu
Aula Magna di Matematica – Palazzo delle Scienze
Via Ospedale 72
Cagliari
19 Febbraio 2008 – Ore 18:30

Scopo del seminario è presentare le Service-Oriented Architecture (SOA), stimolando l’interesse dei partecipanti e la discussione su tutti gli aspetti di questo tipo di approccio, in modo che tutti (pubblico e relatori) possano andarsene dal seminario sapendo qualcosa in più. Il seminario consisterà in una presentazione di circa 40 minuti e di un dibattito. Nella presentazione saranno illustrati i concetti generali alla base delle SOA, i contesti di utilizzo di queste architetture e i principali problemi introdotti dalla loro adozione. Verrà poi mostrato un semplice problema di esempio e un numero di approcci diversi per risolverlo, mostrando di ciascuno i vantaggi e gli svantaggi. Terminata la presentazione si darà il via alla discussione; in essa, il ruolo dei relatori si limiterà allo stimolo e alla moderazione della discussione stessa.

Le SOA
Esistono diverse definizioni di SOA, ciascuna delle quali si concentra su particolari aspetti del concetto generale. Nella definizione più ampia e generale possibile, SOA (Service-oriented Architecture) è un paradigma per la realizzazione e la manutenzione di processi implementati su sistemi distribuiti su vasta scala. Per estensione vengono chiamate SOA anche le architetture implementate sulla base di questo paradigma. Le SOA trovano applicazione ovunque si abbia un insieme di sistemi eterogenei, le cui funzionalità devono essere armonizzate e coordinate insieme per creare dei servizi. L’applicazione delle SOA è in crescita in àmbito sia commerciale che scientifico. È un approccio pervasivo, che entra a tutti i livelli: da quello prettamente tecnico fino all’organizzazione del lavoro.

I Relatori
Antonio Pintus è laureato in Informatica e studente di Dottorato di Ricerca in Informatica con argomenti relativi a "Service Oriented Architecture". Lavora come Software Engineer presso il CRS4 (Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna).

Marco Marongiu è laureato in Matematica. Lavora come System Administrator per Tiscali nella sede di Sa Illetta a Cagliari. Attualmente il suo compito principale è la gestione sistemistica dell’infrastruttura SOA di Tiscali, basata su prodotti TIBCO. Scrive inoltre su riviste e siti web specializzati, in Italia e all’estero.

Di ritorno dal Javaday romano…


Ieri si è svolta l’edizione romana del Javaday, l’evento nazionale “distribuito” dedicato a Java e organizzato dalle community del nostro Paese. Se i numeri rappresentano un riscontro oggettivo del successo di una iniziativa di questo tipo, allora non ci sono dubbi: oltre mille presenze, una fila interminabile per la registrazione, aule colme e stracolme fin dal primo mattino (mai avrei pensato di vedere l’aula 11 di Roma Tre così piena alle nove!).

Quattro tracce parallele hanno sviscerato gli argomenti più interessanti legati alla tecnologia Java e… alla concorrenza (interessanti i diversi talk su Ruby, presentati con sapienza e obiettività). Molto divertente l’intervento di Matteo Baccan, che ci ha illustrato come estendere la funzionalità di Skype via Java. Peccato non ci fosse neppure un seminario su Java Micro Edition… 🙁

Purtroppo non sono riuscito a seguire tutti gli interventi che avevo segnato in agenda; il Javaday, infatti, è l’occasione per salutare vecchi amici, scambiare due parole con persone conosciute sul momento, ragionare con i ragazzi del JUG Roma sull’organizzazione di nuovi seminari. Al JUG Roma, a Java Italian Portal e alla Java Italian Association vanno i complimenti per il lavoro fatto e per averci regalato una piacevole giornata di tecnologia e divertimento.

Organizzatori e speaker si sono ritrovati nel pomeriggio alla trattoria “Al Biondo Tevere”, sulla via Ostiense, per festeggiare la conclusione dell’evento. Purtroppo un raffreddore assillante non mi ha permesso di gustare tutto appieno, ma sono sicuro e arcisicuro che un’amatriciana così non l’ho mai mangiata in vita mia!!! Prova del fatto che fosse un posto da consigliare era la presenza di alcuni famosi attori nel locale (non li nomino perchè penso che meritino un po’ di tranquillità almeno quando sono al ristorante!).

Appuntamento al Javaday 2008!

Scienziati di ventura

Ci sono libri che fanno pensare, libri che fanno sognare, libri che fanno arrabbiare, libri che lasciano indifferenti. Alla prima categoria appartiene il lavoro di Andrea Mameli e Mauro Scanu, che hanno recentemente pubblicato “Scienziati di ventura – Storie di cervelli erranti tra la Sardegna e il mondo”, edito dalla Cuec di Cagliari. Questo libro racconta l’emigrazione dei ricercatori sardi dalla loro terra, il loro viaggio per trovare una occupazione stabile e il loro sguardo sempre puntato all’isola.

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Costruito su una corposa serie di interviste a importanti scienziati sardi sparsi per il mondo, lo scritto di Andrea e Mauro offre una immagine, ahime’, dolorosa della Sardegna. La conclusione a cui molti dei protagonisti giungono e’ che tornare in Sardegna significherebbe far cessare le attivita’ di ricerca o, peggio ancora, tornare a misere logiche di potere che affliggono il sistema Italia in diversi settori. E’ libro appassionato e appassionante, dove gli autori sono discreti ascoltatori delle testimonianze a volte sofferte degli emigrati, che guardano all’isola con malinconia per cio’ che hanno lasciato e timore per cio’ che non hanno mai trovato.

Il libro continua il cammino di studio di Andrea e Mauro sul blog http://scienziatidiventura.blogspot.com/, arricchito di nuovi contributi e approfondimenti.

Back from Frontiers

Eccomi di ritorno dalle Frontiere. Venerdi’ mattina ho dormito fino alle 10:00, non mi capitava da mesi. Giovedi’ sera ero stanco, davvero stanco ma felice, davvero felice! E’ stata proprio una bella giornata, piacevole e appagante sotto tutti i punti di vista. Tra tutti gli eventi a cui ho partecipato finora (sia da spettatore che da relatore), Frontiere dell’Interazione e’ sicuramente quello piu’ originale e ortogonale a quanto gia’ visto.

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Smart come un barcamp, piacevole come un Linux Day, prestigioso (per gli ospiti internazionali presenti) come una conferenza dal lignaggio importante, ordinata come un congresso universitario, brillante come una fiera… Insomma, Matteo Penzo e Leandro Agro’ hanno fatto (e, spero, continueranno ancora a lungo a fare) un evento indipendente di elevatissimo livello e di grande spessore. Bella anche la sede (la Bicocca, che non conoscevo), avere un evento embedded in una universita’ e’ sempre una situazione piacevole. Oltretutto, il termine “embedded” credo sia corretto: il campus milanese e’ enorme e le Frontiere erano… divorate dalla maestosita’ del posto e dal flusso continuo di studenti. La mia poverta’ culturale specifica nel tema dell’interazione (penso ad esempio alla mia latitanza/diffidenza da Second Life) molto probabilmente non mi ha permesso di cogliere tutti gli aspetti di questo evento, spero di rifarmi il prossimo anno.

Gli interventi sono stati tutti molto interessanti e vi invito ad andare su 7thFloor per rivederli in streaming.

Ancora un grazie speciale a Matteo per avermi invitato:

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E’ stato anche un grande piacere rivedere Davide, amico di tante avventure fatte di risate, musica e passione per la tecnologia. Quando lavoravamo nello stesso posto, difficilmente riuscivo a presentarti come collega; ora che lavoriamo in due posti diversi, difficilmente riesco a presentarti come un ex-collega. Presentarti come amico e’ sempre la cosa migliore. 😉 Per ridere alla grande mancavano solo Andrea e Antonio, speriamo ci sia presto occasione per una rimpatriata! 🙂